Erdogan multa Netflix, Disney e Prime perché promuovono “le relazioni omosessuali”

(huffingtonpost.it, 27 luglio 2023)

I film trasmessi da Netflix, Disney+ e Amazon Prime promuovono «relazioni omosessuali», «immoralità» e sono contrari ai valori della famiglia turca. È questa la motivazione che ha portato il Consiglio supremo per la Radio e la Televisione di Turchia, Rtuk – un’agenzia dello Stato i cui membri sono eletti dal Parlamento di Ankara –, a sanzionare le popolari piattaforme per la distribuzione digitale di film e serie televisive.

Netflix

Tra i vari esempi dei contenuti che hanno portato Rtuk alla decisione c’è un episodio della serie Love, Victor di Disney+ che contiene «comportamenti immorali che disturbano la società»; la serie Modern Love trasmessa da Amazon Prime, ritenuta «contraria ai valori morali della società e al principio di protezione della famiglia»; la serie Élite e il film Anne+ di Netflix per avere mostrato «relazioni omosessuali». Rtuk ha multato anche la compagnia che distribuisce film on line, con sede a Londra, Mubi – fondata dal turco Efe Cakarel – per la presenza nel suo catalogo dei film Le Lycéen e Room in Rome che violano «i valori nazionali e morali della società e la protezione della famiglia» e contengono «oscenità».

Sanzioni amministrative sono state ordinate anche per la piattaforma di streaming turca Blu Tv a causa di «elementi Lgbtq+» presenti nella serie The book of the Queer. Oltre alle multe, Rtuk ha anche deciso di convocare una riunione straordinaria ad Ankara in settembre con i rappresentanti delle piattaforme per discutere con loro delle «politiche relative alla trasmissione di contenuti riguardanti questioni sensibili come la struttura della famiglia turca, i valori morali nazionali e l’indivisibile integrità della Turchia». I provvedimenti di questi giorni contro le piattaforme per lo streaming arrivano a poche settimane da un avvertimento lanciato da Rtuk che, a inizio luglio, aveva definito «inaccettabile» la trasmissione di contenuti che «attaccano i nostri valori culturali e morali, contengono relazioni devianti che minacciano la sanità pubblica, insultano i valori religiosi o sono contro lo Stato, il nostro presidente e il fondatore della repubblica Mustafa Kemal Ataturk».

I canali televisivi che propongono dibattiti politici non allineati con la retorica governativa sono stati spesso messi sotto inchiesta o multati dal Consiglio per la Radio e la Televisione turco e casi di questo tipo si sono verificati anche recentemente prima e dopo le elezioni politiche di maggio, dove il presidente Recep Tayyip Erdogan è stato riconfermato. I provvedimenti di Rtuk, il cui consiglio è principalmente formato da membri eletti dal partito Akp di Erdogan, sono stati in passato al centro di forti critiche e polemiche. Nel 2020, le riprese di un film prodotto dalla sezione turca di Netflix furono bloccate prima d’iniziare dopo pressioni da parte di Rtuk affinché venisse eliminato dalla sceneggiatura un personaggio omosessuale. Un caso che all’epoca fece molto scalpore in quanto censura preventiva, mentre solitamente il Consiglio per la Radio e la Televisione sceglie di oscurare o sanzionare contenuti dopo la pubblicazione.

Le sanzioni di questi giorni contro Netlfix, Disney+ e Amazon Prime s’inseriscono in un contesto in cui l’omosessualità viene criticata sempre più spesso da funzionari di governo che la definiscono «perversione» e sono state possibili grazie a una legge approvata nel 2019, anch’essa fortemente criticata. Il provvedimento 6112 costringe le piattaforme che distribuiscono film a livello digitale a ottenere una licenza da parte di Rtuk per poter trasmettere e dà al Consiglio per la Radio e la Televisione l’incarico di monitorare i contenuti che vengono trasmessi e la possibilità di rimuoverli nel caso li ritenga non appropriati o di multare le emittenti.

Gli effetti di questa legge hanno colpito anche noti media internazionali, come le versioni in Turco di Voice of America (Voa), Euronews e Deutsche Welle (Dw) che, inizialmente, decisero di non presentare domande per ottenere la licenza ritenendo la legge un limite per la libertà di espressione nelle loro testate. Euronews successivamente scelse di presentare la domanda per ottenere la licenza mentre Voa e Dw si rifiutarono e per questo motivo le versioni in Turco dei loro siti sono state bloccate nel 2022. Il portale tedesco ha recentemente fatto sapere di avere intenzione di chiudere i suoi uffici in Turchia.