Archivio mensile:Maggio 2017

Insinna: «Troppo odio, ho paura. Potrei lasciare la tv per fare politica»

Striscia la notizia ha iniziato a mandare in onda le registrazioni di suoi vecchi sfoghi con i collaboratori di Affari tuoi. Il conduttore: attaccato per il mio appello alla bontà

di Tommaso Labate (corriere.it, 29 maggio 2017)

«Quella contro di me non è solo una campagna di odio puro. Quando arrivi a mandare in onda gli estratti del mio libro in cui parlavo dell’amore per mio padre che stava morendo, arrivando ad associare il racconto di quando ho sognato di picchiare l’infermiera nientemeno che alla parola “femminicidio”, allora siamo oltre.FLAVIO_INSINNA Continua la lettura di Insinna: «Troppo odio, ho paura. Potrei lasciare la tv per fare politica»

Papaveri e papere

Storie (di) note – Sanremo di Filogamo è stravinto da Nilla Pizzi con un motivo “politico”. E il pubblico canta con lei una canzone che vende quasi subito 70mila copie

di Umberto Broccoli («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 14 novembre 2014)

1952, 28-30 gennaio. Questa volta partiamo dal Festival di Sanremo, in scena proprio in quei tre giorni. Presenta Nunzio Filogamo, quello del “miei cari amici vicini e lontani, buonasera a tutti ovunque voi siate”, quello del successo radiofonico infinito dei Quattro moschettieri di Nizza e Morbelli in grado di tenere incollati milioni di ascoltatori tra 1934 e 1936, tutti a guardare dentro l’altoparlante per capire di più e meglio le parole dette.Papaveri-Papere Continua la lettura di Papaveri e papere

Tutto il mondo è propaganda

Dal nuovo libro di Panarari in uscita da Le Monnier, Poteri e informazione. Teorie della comunicazione e storia della manipolazione politica in Italia (1850-1930). Tra pubblicità politica e commerciale, il vasto campionario della comunicazione ingannevole

di Massimiliano Panarari (lastampa.it, 2 maggio 2017)

Vasto e piuttosto vario è il campionario della «comunicazione ingannevole». Dalla menzogna (la costruzione e lo «spaccio» di falsità) alla manipolazione di frame (che prevede l’operato intenzionale di alcuni soggetti nella costruzione di «cornici» ermeneutico-interpretative alterate o distorte per diffondere nei destinatari e nel pubblico una falsa percezione e ricezione dei messaggi inviati), il repertorio in materia si rivela considerevolmente nutrito.Senza titolo-1 Continua la lettura di Tutto il mondo è propaganda

The One Celebrity Who Could Beat The Rock to Take on Trump in 2020

If Democrats want to win, they should start looking beyond the usual suspects

by David Burstein (vanityfair.com, May 22, 2017)

Since their unimaginable (by most people, anyway) defeat on Election Day, one question above all has haunted Democrats: Who, besides Tom Hanks and The Rock, can beat Trump in 2020? Given Trump’s record-low approval rating and general inability to stop drawing attention to his own scandals and weaknesses, most Democrats assume he is weaker than ever.CLOONEY-OBAMA Continua la lettura di The One Celebrity Who Could Beat The Rock to Take on Trump in 2020

Potenza divina

Taylor Swift mette alle corde Apple, uno spot con Clooney vale milioni, un party con Sharon Stone costa oltre 100mila dollari. Nulla influenza mercati e opinione pubblica più della star giusta. E ognuna ha la sua quotazione nel listino

di Giovanni N. Ciullo («D», suppl. a «la Repubblica», 11 luglio 2015)

Ben prima che la celebrità fosse calcolata in Nobel, Pulitzer, Grammy e Oscar (la statuetta), fu un altro Oscar (Wilde) a darne una definizione da allora mai tramontata: «C’è una sola cosa peggiore di essere sulla bocca di tutti ed è di non essere sulla bocca di nessuno». Perché fama è popolarità. E popolarità è potere.West-Orman Continua la lettura di Potenza divina

Trump, Michael Moore annuncia: “Documentario esplosivo”

Da Cannes il regista spiega: “Tutto avrà fine con questo film”

(quotidiano.net, 17 maggio 2017)

Il regista e attivista Michael Moore annuncia un documentario esplosivo sul presidente Donald Trump. Si intitola Fahrenheit 11/9, proprio come la pellicola che Moore ha dedicato alla presidenza di George W. Bush, Fahrenheit 9/11, ma con mese e anno invertiti, in riferimento, rispettivamente, al giorno dopo l’Election Day americana dello scorso 8 novembre e agli attentati alle Torri Gemelle dell’11 settembre.<> on January 21, 2017 in Washington, DC. Continua la lettura di Trump, Michael Moore annuncia: “Documentario esplosivo”

Il cinema racconta il populismo

A casa nostra, il film di Lucas Belvaux uscito recentemente nelle sale italiane, HyperNormalisation del regista britannico Adam Curtis e Populisme, l’Europe en danger del documentarista Antoine Vitkine analizzano i discorsi e le dinamiche dei partiti populisti, la cui ascesa coincide con gli anni della crisi economica, e lanciano un allarme sui pericoli della costruzione del pensiero unico

di Paola Mentuccia (ansa.it, 9 maggio 2017)

“Il populismo è il rifiuto della complessità delle cose”, secondo il regista belga Lucas Belvaux, che nel suo film Chez nous (A casa nostra), uscito nelle sale italiane il 27 aprile scorso, racconta i retroscena della campagna elettorale di un partito di estrema destra nel Nord della Francia. Non a caso, la leader bionda e autorevole, interpretata da Catherine Jacob, ricorda Marine Le Pen, e il titolo rimanda allo slogan ‘On est chez nous!’ del Front National.CHEZNOUS Continua la lettura di Il cinema racconta il populismo

Debra Messing vince ai GLAAD Media Awards (e il suo discorso è rivolto ad Ivanka Trump)

di Alice Grisa (mondofox.it, 8 maggio 2017)

Il discorso di Debra Messing ai GLAAD Media Awards è già passato alla storia. I GLAAD Media Awards sono premi istituiti nel 1990 dalla Gay & Lesbian Alliance Against Defamation e consegnati a chi si è distinto con il proprio contributo nel mondo dell’intrattenimento nel dipingere un’immagine veritiera e reale del mondo arcobaleno. La Messing è stata premiata in virtù del suo longevo impegno con Will & Grace, per il cui revival ha firmato da poco.DebraMessing Continua la lettura di Debra Messing vince ai GLAAD Media Awards (e il suo discorso è rivolto ad Ivanka Trump)

Oggi la politica fa scouting e casting per scegliere i migliori, come in un talent

di Roberto Rossini (huffingtonpost.it, 14 marzo 2017)

I partiti della Prima Repubblica facevano formazione per creare classe dirigente. Scuole, federazioni e gruppi giovanili: forme di partecipazione ad attività che andavano dalla semplice presenza ai convegni fino all’approfondimento dottrinario. Basta leggere le vite dei presidenti delle principali istituzioni italiane per capire che il ruolo in politica non era che un passaggio di un più o meno strutturato cursus honorum.Moro_in_tv Continua la lettura di Oggi la politica fa scouting e casting per scegliere i migliori, come in un talent

Lo show senza fine del sindaco in mutande

Dal ring in municipio al funerale di zio Paperone. Il primo cittadino di Berceto, piccolo comune dell’Appennino emiliano, torna a far parlare di sé

di Claudio Visani («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 30 dicembre 2016)

L’ultima provocazione risale a un mese fa: il funerale di Paperon de’ Paperoni, con il consiglio comunale riunito per celebrare la morte del «capitalismo romantico» ucciso dalla «turboeconomia globalizzata», con tanto di tomba e lapide in municipio. Accade a Berceto, borgo di duemila anime dell’Appennino parmense, unico comune gemellato con i Lakota Sioux, i popoli nativi delle grandi praterie americane.SINDACO-BERCETO Continua la lettura di Lo show senza fine del sindaco in mutande