Archivio mensile:Ottobre 2023

Per le celebrità scusarsi è diventato parte del lavoro

(ilpost.it, 24 agosto 2023)

La settimana scorsa i Killers, la band rock statunitense famosa per canzoni come Mr. Brightside e Human, si sono trovati in una situazione complessa durante un concerto in Georgia, il Paese del Caucaso invaso temporaneamente dalla Russia circa quindici anni fa. Verso la fine del concerto il cantante Brandon Flowers ha chiesto se nel pubblico ci fosse qualcuno che sapeva suonare la batteria e che volesse salire sul palco a suonare insieme a loro la canzone For reasons unknown, come spesso succede durante le loro esibizioni.

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Ravetto lancia una “riffa” per finanziare la Lega

(adnkronos.com, 27 ottobre 2023)

«Oggi è il mio giorno, nel senso che è il giorno dedicato a me per sostenere la Lega. Se vorrete, vi allego l’indirizzo, qualunque erogazione liberale detraibile al 26%, va bene qualunque importo… In ogni caso grazie, grazie che mi seguite…». La leghista Laura Ravetto lancia una sorta di “riffa social” attraverso un video per promuovere la raccolta fondi a sostegno del Carroccio.

Fotogramma

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Instagram e gli “shadow ban” su Israele e Palestina

(ilpost.it, 19 ottobre 2023)

Su Instagram da giorni moltissimi utenti, soprattutto tra attivisti, giornalisti e altre persone che stanno seguendo la guerra nella Striscia di Gaza, segnalano che i loro post e le loro Storie su Instagram che parlano delle condizioni di estrema difficoltà in cui vivono le persone nei territori palestinesi o che esprimono vicinanza alla causa palestinese ottengono un numero di visualizzazioni e interazioni molto inferiore a quello riservato agli altri loro altri contenuti.

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L’appello delle star di Hollywood per fermare Hamas

(linkiesta.it, 25 ottobre 2023)

Pubblichiamo la lettera aperta pubblicata dall’organizzazione no-profit Creative Community for Peace in cui si esorta la comunità dello spettacolo a condannare le azioni di Hamas e a sostenere Israele, chiedendo inoltre a tutti di astenersi dal condividere informazioni errate sulla guerra e di fare tutto ciò che è in loro potere per sollecitare i terroristi palestinesi a restituire gli ostaggi alle loro famiglie.

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L’industria del cinema si riconverte alla guerra

(ilpost.it, 25 ottobre 2023)

Dal giorno successivo all’attacco di Hamas in Israele le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno ordinato la chiusura dei cinema, l’interruzione di tutte le produzioni cinematografiche e televisive e la fine anticipata dell’Haifa Film Festival, per consentire la riorganizzazione del settore audiovisivo a supporto delle operazioni militari e della copertura informativa della guerra. Quanto successo in Israele è una versione più estesa e organizzata di un fenomeno che si era già osservato un anno e mezzo fa in Ucraina, subito dopo l’invasione russa.

Ph. Oded Balilty / Ap

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Perché TikTok è più pericoloso degli altri social

di Chiara Comai (linkiesta.it, 13 ottobre 2023)

«TikTok è un sistema di raccolta dati mascherato da social media». Così scrive su Reddit l’utente «bangorlol», un ingegnere di software che cerca di scovare le falle dell’applicazione in termini di privacy. Sembra l’ennesima informazione non verificata, eppure viene riportata da Cyber Security 360 come uno degli elementi di contesto intorno all’indagine del Copasir nei confronti di TikTok, il social network cinese più scaricato al mondo.

Getty Images / Sopa Images

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Bobo, la coscienza della sinistra italiana

(ilpost.it, 21 ottobre 2023)

Bobo, militante quarantenne del Partito Comunista Italiano, comparve per la prima volta nel 1979 sulle pagine di Linus, innovativa rivista diretta da Oreste Del Buono che contribuì a far conoscere molti fumetti americani in Italia. Fu uno dei personaggi di maggior successo della satira a fumetti in Italia e il principale della produzione fumettistica di Sergio Staino, morto sabato a 83 anni. Per più di quattro decenni i dubbi, le domande, le critiche di Bobo hanno accompagnato la storia e le evoluzioni della sinistra italiana.

LaPresse

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La sorte di Giambruno e del suo ciuffo

di Guia Soncini (linkiesta.it, 20 ottobre 2023)

Anni fa, i saperlalunghisti dicevano che la ragione per cui alcuni dei figli di Silvio Berlusconi si riproducevano senza sposarsi fosse un veto paterno: se poi ti separi, non disperdiamo il patrimonio dovendo dar soldi a qualcuno che non è sangue del nostro sangue e piume delle nostre piume. Mi è tornato in mente ieri, mentre pensavo quant’è stata sveglia Giorgia Meloni a non sposarsi, quanto aver evitato di dire “finché morte non ci separi” sia stato il gesto che più la qualifica come statista, come politologa, come pianificatrice che come tutte noi si prende delle cotte per degli impresentabili ma mica le degna d’un sigillo formale.

Ph. Adam Winger / Unsplash

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Come Fabrizio Corona è diventato Fabrizio Corona

(ilpost.it, 19 ottobre 2023)

Il caso del presunto giro di scommesse on line in cui sono sospettati i calciatori della Nazionale Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali ha riportato all’attenzione mediatica il nome dell’imprenditore Fabrizio Corona. È stato lui infatti a rivelare ai media il coinvolgimento dei calciatori nell’inchiesta, ma non è l’unico motivo per cui se ne parla: uscito da poco dal carcere dopo aver fatto dentro e fuori per una decina d’anni, nell’ultimo mese Corona è stato ospitato e intervistato in diversi programmi tv.

Ph. Daniel Dal Zennaro / Ansa

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Dopo l’Oscar, Michelle Yeoh conquista un seggio al Cio

di Andrea Nobili Tartaglia (agi.it, 17 ottobre 2023)

La malese Michelle Yeoh, prima donna asiatica a vincere l’Oscar come miglior attrice ed ex campionessa di squash, è stata eletta per un mandato di quattro anni nel Comitato Olimpico Internazionale durante la 141a sessione dell’organismo a Mumbai. Nominata dal Consiglio esecutivo del Cio a settembre, la 61enne è stata approvata a larga maggioranza insieme all’ex judoka israeliana Yael Arad, al leader sportivo ungherese Balazs Furjes, all’ex pallavolista e deputata peruviana Cecilia Villacorta, all’organizzatore di eventi sportivi tedesco Michael Mronz e al capo del Comitato Olimpico tunisino Mehrez Boussayene.

Afp

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