Tyrone Mings ha accusato la ministra dell’Interno inglese di aver legittimato gli insulti alla sua squadra

(ilpost.it, 13 luglio 2021)

Un difensore della Nazionale inglese di Calcio, Tyrone Mings, ha criticato la ministra dell’Interno britannica Priti Patel, accusandola di aver contribuito a legittimare il clima politico che ha portato agli insulti razzisti verso i calciatori che hanno sbagliato un rigore nella finale degli Europei contro l’Italia. Mings ha di fatto accusato di ipocrisia la Patel, che in un tweet aveva condannato gli insulti razzisti a Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka (tutti e tre appartengono a una minoranza etnica).

In un tweet di risposta, Mings ha scritto: «You don’t get to stoke the fire at the beginning of the tournament by labelling our anti-racism message as “Gesture Politics” & then pretend to be disgusted when the very thing we’re campaigning against, happens» (Non è possibile soffiare sul fuoco all’inizio del torneo definendo la nostra campagna antirazzista una “sceneggiata politica” e poi far finta di essere disgustati quando succede esattamente quello contro cui ci battiamo). Mings si riferisce a un’intervista di metà giugno, quando Patel parlò in termini sprezzanti dei calciatori che si inginocchiano per protestare contro il razzismo.

In Inghilterra negli ultimi anni c’è stato un notevole aumento dei crimini d’odio contro minoranze etniche, religiose e persone che hanno un orientamento sessuale minoritario. Nel frattempo il partito dei Conservatori si è spostato sempre più a destra su diversi temi, fra cui l’immigrazione. La scorsa settimana proprio Priti Patel – che è di origini indiane ed è una delle ministre più a destra del governo di Boris Johnson – ha proposto una riforma del sistema di accoglienza che ha come obiettivo quello di limitare il diritto d’asilo per chi arriva irregolarmente nel Regno Unito.