La vita da incubo delle star del K-pop

(agi.it, 24 marzo 2024)

Il messaggio con cui la star del K-pop Karina chiedeva scusa su Instagram, all’inizio di marzo, suonava sinceramente contrito e lasciava immaginare al pubblico occidentale una qualche offesa difficile da giustificare. «Mi scuso sinceramente per aver sorpreso i miei fan che mi hanno supportato», scriveva la frontwoman della band Espa. Qual era la sua colpa? Aver riconosciuto pubblicamente di avere una relazione con l’attore Lee Jae-wook.

Afp

Il fatto che Karina si sia sentita in dovere di chiedere scusa per la sua relazione ha sconcertato molti al di fuori della scena K-pop, ma apre una finestra sul mondo dei “super fan” del settore. Trasmettono in streaming la musica delle loro star preferite 24 ore su 24 – anche se in modalità silenziosa mentre dormono – per incrementare le classifiche, organizzano sessioni di voto di massa durante le stagioni dei premi e talvolta pagano di tasca propria cartelloni pubblicitari digitali in luoghi come Times Square.

Quando si è diffusa la notizia della relazione di Karina, alcuni fan hanno portato sotto l’agenzia che la rappresenta un camion su cui era montato un pannello luminoso con la scritta «Abbiamo sostenuto il brillante futuro di Karina, credendo in un sogno condiviso, ma era un malinteso. L’amore che ti hanno dato i tuoi fan non ti è bastato?». Un netto contrasto con il modo in cui le vite romantiche delle celebrità vengono spesso pubblicizzate, e talvolta celebrate, in altre parti del mondo. La Bbc cita ad esempio Taylor Swift, la cui partecipazione al Super Bowl del mese scorso per guardare il suo fidanzato Travis Kelce si dice abbia aumentato il numero di spettatori televisivi della partita, rendendola la trasmissione più vista negli Stati Uniti dallo sbarco sulla Luna del 1969.

Perché gli atteggiamenti sono diversi nel K-pop? «I fan si sentono abbandonati» ha detto alla Bbc l’editorialista dei media coreani Jeong Deok-hyeon, aggiungendo che i fan del K-pop spesso si vedono come se fossero in relazioni parasociali con gli idoli. Si tratta di relazioni unilaterali in cui una parte spende una notevole quantità di tempo, energia emotiva e denaro per un’altra da cui è affascinata, ma che potrebbe non sapere della sua esistenza. «Mentre l’industria incoraggia sempre più i fan a esprimere il loro fandom attraverso il consumismo, il loro desiderio di essere “compensati” per i loro investimenti cresce. Ciò ha contribuito a far sì che i fan avanzassero richieste che, a volte, «rasentano le minacce» ha detto Jeong alla Bbc.

Alcuni credono che gli artisti stessi e le loro agenzie di management abbiano facilitato una “falsa intimità” tra idol e fan. Anche solo dieci anni fa era pratica comune per le agenzie K-pop vietare alle nuove star di uscire con qualcuno, o addirittura di avere un telefono cellulare personale. Le agenzie hanno anche iniziato a creare app social per i loro artisti che sembrano offrire ai fan uno scorcio della vita quotidiana dei loro idoli. SM, la potenza produttrice di K-pop dietro gruppi come Aespa, ha introdotto un’app nel 2020 progettata per assomigliare a un’app di messaggistica individuale, ma in realtà è una chat di gruppo in cui l’idolo invia messaggi a migliaia di fan contemporaneamente. Alcune star hanno anche comprato regali per i fan, o hanno offerto loro chiamate individuali.

«Le agenzie K-pop dicono ai fan che hanno il potere di creare star» ha detto Areum Jeong, professore assistente di Studi coreani presso l’Arizona State University. Cedarbough Saeji della Pusan National University ha definito l’incidente di Karina «un classico caso in cui i fan cercano di “disciplinare” le star». «Erano arrabbiati per l’incontro, e poi si sono arrabbiati perché lei si è scusata nel “modo sbagliato”, ha detto Saeji, assistente professore di Studi coreani e dell’Asia Orientale, riferendosi a come alcuni fan pensavano che Karina avrebbe dovuto pubblicare le sue scuse in un forum riservato ai fan, piuttosto che su una piattaforma pubblica.

Esistono una dozzina di piattaforme di musica digitale diverse per il K-pop, ciascuna con la propria classifica Top 100 basata sul numero di persone che ascoltano in streaming e scaricano i brani. I super fan si organizzano in squadre per destreggiarsi tra le regole di ciascuna piattaforma. Alcuni addirittura condividono programmi di votazione e guide in streaming con “fan abituali”, in modo che possano contribuire a spingere i loro idoli in cima alle classifiche.

Secondo Allied Market Research, il mercato globale degli eventi K-pop è stato valutato 8,1 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che raggiungerà i 20 miliardi di dollari entro il 2031. I gruppi sono stati anche invitati a esibirsi in eventi internazionali. I Bts, che sono stati nominati inviati speciali dalle Nazioni Unite, sono stati invitati a esibirsi al Palazzo di Vetro nel 2021. Gli album K-pop hanno incassato la cifra record di 243,8 milioni di dollari all’estero da gennaio a ottobre dello scorso anno: Giappone, Stati Uniti e Cina sono stati i primi tre acquirenti.