Il “Codice Fazzolari”: belle donne, giovani, no panzoni in tv

di Giacomo Salvini (ilfattoquotidiano.it, 15 marzo 2024)

Non sono i casting di epoca berlusconiana, ma poco ci manca. In Fratelli d’Italia lo hanno già ribattezzato “Codice Fazzolari”: una serie di direttive del potente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e responsabile della comunicazione del governo per la campagna elettorale delle Europee. Una sorta di cambio di faccia nella comunicazione del partito: in televisione Fratelli d’Italia darà la precedenza a donne di bell’aspetto, parlamentari e dirigenti giovani e senza difetti fisici.

Con un prerequisito: i parlamentari dovranno conoscere a memoria il verbo meloniano. Quindi aver letto e saper ripetere la linea indicata nel mattinale Ore 11. Altrimenti, se impreparati, dovranno saltare le ospitate tv per un mese. Le nuove direttive per gestire le ospitate in televisione sono state date mercoledì da Fazzolari ai vertici della comunicazione di FdI: il sottosegretario ha riunito a Palazzo Chigi gli uffici stampa di Fratelli d’Italia alla Camera e al Senato, del partito e del governo. Una riunione organizzativa per preparare la campagna elettorale delle europee di giugno, con una premessa: “Dobbiamo migliorare in televisione”, ha detto Fazzolari ai colleghi.

Da qui la prima regola per gestire le ospitate nei talk e nei telegiornali: servono facce nuove. Quindi saranno sempre meno presenti i capigruppo di Camera e Senato Tommaso Foti e Lucio Malan, e gli storici dirigenti di partito. Tutti sostituiti da parlamentari donne, meglio se giovani e di bell’aspetto, è stato l’ordine di Fazzolari. Un remake delle front-woman berlusconiane (da Mara Carfagna a Mariastella Gelmini, passando per Nunzia De Girolamo). Fazzolari ha anche già indicato una lista delle parlamentari donne di Fratelli d’Italia che dovranno avere la precedenza: la deputata Sara Kelany (in grande ascesa nel partito), la 29enne Grazia Di Maggio, Ylenia Lucaselli e la palermitana Carolina Varchi.

La seconda regola imposta da Fazzolari riguarderà i difetti fisici: per il responsabile della comunicazione del governo, oggi nei talk show e nei tg vanno troppi dirigenti di Fratelli d’Italia trasandati, a partire dalle “panze” voluminose. Il sottosegretario così ha chiesto ai suoi collaboratori di impegnarsi per modificare, insieme alle reti televisive, le immagini di repertorio degli esponenti di Fratelli d’Italia che vengono trasmesse nei telegiornali. A breve, quindi, spariranno filmati di parlamentari con qualche chilo di troppo e mostrati in pose imbarazzanti (un esempio è stato quello di Malan, spesso ripreso con i pattini sul ghiaccio alla festa di Atreju). Quello che una volta faceva Mity Simonetto, storica consulente d’immagine di Silvio Berlusconi nel periodo della discesa in campo, addetta a chiamare le redazioni dei giornali per far ritirare le foto in cui il leader di Forza Italia era raffigurato con smorfie e con qualche ruga e chilo di troppo.

Fratelli d’Italia poi dovrà sempre informarsi sul parterre degli ospiti nei talk show di prima serata. Meglio evitare che in tv si noti troppo la differenza di età tra gli esponenti meloniani e quelli degli altri partiti: nello specifico Fazzolari si sarebbe lamentato per il faccia a faccia di mercoledì scorso tra Foti e il deputato del Pd Marco Furfaro, tra i quali passano vent’anni di differenza. “Com’è stato possibile? – avrebbe protestato il sottosegretario – così perdiamo voti…”.

Infine, il responsabile della comunicazione del governo ha fatto una strigliata ai parlamentari e ai dirigenti di FdI che oggi vanno in tv: troppi partecipano ai talk show impreparati e fanno figuracce con giornalisti e “avversari” dell’opposizione. Non conoscono bene i dossier e i risultati del governo Meloni. Dunque, chi va in televisione dovrà leggere rigorosamente il mattinale e le note informative del partito per ripetere la linea politica come se fosse la Bibbia. Chi, invece, si presterà a figuracce e perderà i confronti tv perché impreparato sarà epurato: niente ospitate televisive per un mese. Ci sono le elezioni europee e gli errori non sono consentiti.