Sean Penn e Ben Stiller banditi a vita dalla Russia

a cura di Gennaro Marco Duello (fanpage.it, 5 settembre 2022)

Sean Penn e Ben Stiller sono stati “blacklistati” dalla Russia. Sono nella nuova lista di 25 cittadini statunitensi che non sono graditi in terra russa. Una risposta di Putin alle sanzioni personali che continuano ai danni della Russia da parte dell’amministrazione di Joe Biden. Penn e Stiller sono tra le personalità americane che hanno dato pieno appoggio al governo di Zelensky ed è per questo che sono stati entrambi messi nella black list, com’è stato anche annunciato dal ministro degli Esteri russo. Con una nota diffusa all’agenzia di stampa nazionale, Sergej Viktorovič Lavrov ha reso nota la misura: «In risposta alle sanzioni personali in continua espansione dell’amministrazione Biden contro i cittadini russi, è stato introdotto un divieto d’ingresso in Russia contro un altro gruppo di persone tra membri del Congresso degli Stati Uniti, funzionari di alto rango, rappresentanti del mondo degli affari e comunità di esperti, così come figure culturali (25 persone), su base permanente».

Tra questi, anche i due attori, che si sono entrambi recati in Ucraina per incontrare e sostenere Volodymyr Zelensky. L’incontro tra Ben Stiller e Zelensky è avvenuto lo scorso giugno: «Sei il mio eroe», aveva detto l’attore hollywoodiano. Stiller testimoniò così l’inferno della guerra in Ucraina: «È veramente difficile capire quello che sta accadendo qui se non lo vedi di persona. Oggi sono stato a Irpin e ho visto un tale livello di distruzione; un conto è vederlo attraverso la tv e i social media, un conto è vederlo da qui, parlando con le persone». Sean Penn è stato invece uno dei primi attori internazionali a fare visita al leader ucraino: «Sono rimasto colpito da come ha saputo unire il Paese», disse. «Mi sono visto con il presidente Zelensky sia un giorno prima dell’invasione sia nel giorno dell’invasione. Questo coraggio, la dignità e… l’amore che lui emana. È stato un momento incredibile. Sono infinitamente colpito dalla sua personalità e mi preoccupo molto per lui e per l’Ucraina».