Archivi tag: celebrity culture

La festa del secolo è ancora quella che diede Truman Capote

(ilpost.it, 8 novembre 2023)

Periodicamente giornali e riviste raccontano e ripubblicano foto del leggendario “Black and White Ball”, il ballo in maschera organizzato nel 1966 a New York dal celebre scrittore statunitense Truman Capote (noto soprattutto per Colazione da Tiffany e A sangue freddo) che viene ancora definito “la festa del secolo”: per la sua esclusività, per la rilevanza mediatica e per come aprì le strade a un nuovo concetto di evento mondano.

Ph. David Pickoff / Ap – File

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L’album meno amato di Madonna

di Daniele Cassandro (internazionale.it, 18 ottobre 2023)

Madonna. A rebel life è un nuovo libro su Madonna scritto dalla giornalista Mary Gabriel, già finalista al premio Pulitzer nel 2012 per una biografia del filosofo Karl Marx e di sua moglie Jenny. Il lavoro di Gabriel non ha il taglio delle solite biografie non autorizzate delle celebrità, e più che cercare il dettaglio torbido ricostruisce con rigore giornalistico e storico la genesi culturale di quel complesso prodotto pop che è Madonna.

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Come Fabrizio Corona è diventato Fabrizio Corona

(ilpost.it, 19 ottobre 2023)

Il caso del presunto giro di scommesse on line in cui sono sospettati i calciatori della Nazionale Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali ha riportato all’attenzione mediatica il nome dell’imprenditore Fabrizio Corona. È stato lui infatti a rivelare ai media il coinvolgimento dei calciatori nell’inchiesta, ma non è l’unico motivo per cui se ne parla: uscito da poco dal carcere dopo aver fatto dentro e fuori per una decina d’anni, nell’ultimo mese Corona è stato ospitato e intervistato in diversi programmi tv.

Ph. Daniel Dal Zennaro / Ansa

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I comportamenti molesti ai concerti sono diventati un po’ la norma

(ilpost.it, 22 agosto 2023)

Chi frequenta spesso i concerti è abituato a veder lanciare sul palco cose dirette verso le artiste e gli artisti che ci si esibiscono, dai pupazzi alle magliette, ai bicchieri di plastica più o meno vuoti. Alcuni casi recenti hanno però portato a una serie di commenti sul fatto che episodi simili si stiano verificando con più frequenza di un tempo, sia in Italia sia all’estero. Alcune persone addette ai lavori hanno notato che, in generale, certi comportamenti molesti o aggressivi da parte del pubblico sono diventati un po’ la norma.

Instagram

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Chi è famoso su Internet non è famoso-famoso

(ilpost.it, 10 agosto 2023)

Prima dei social network diventare una persona famosa e riconosciuta da milioni di persone era piuttosto raro e complesso. Era necessario essere molto talentuosi, molto belli o molto ricchi, e spesso molto fortunati: star del cinema, della musica e della televisione, sportivi o politici particolarmente carismatici, artisti (pochi) o modelli. Nella maggior parte dei casi l’attenzione pubblica riservata a queste persone passava anche dal fatto che i media tradizionali li riconoscevano come celebrità, e ne raccontavano le vite di conseguenza, portando ancora più persone a conoscerli, banalmente, come “gente famosa”.

Ph. Dimitrios Kambouris / Getty Images for The Met Museum – Vogue

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Come e quando gli chef sono diventati celebrità

(ilpost.it, 8 agosto 2023)

Il successo dei programmi televisivi di cucina è stato una costante degli ultimi due decenni e non accenna a diminuire: cuochi di alto livello sono al centro di format diversi, dai reality ai documentari, ed è stato calcolato che solo nel Regno Unito vadano in onda 434 ore di trasmissioni di cucina ogni settimana. Il fenomeno non è unicamente televisivo: i cuochi sono personaggi con grande seguito personale su tutti i principali social network, i libri di ricette firmati da ristoratori di alta cucina sono prodotti che continuano ad avere diffusione e successo, e i ristoranti stellati sono spesso conosciuti anche da chi non potrebbe mai permettersi di cenarvi.

Ph. Yohan Bonnet / Ap

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Da Cardi B a Baby K, così è cambiato il rapporto fra pubblico e celebrità

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 2 agosto 2023)

Pare che l’ultima sia stata Baby K, pseudonimo della rapper italiana Claudia Judith Nahum, quella del singolo Roma-Bangkok per intenderci, colpita da una fan dopo il concerto a Teramo. Poco prima era stato il caso di Cardi B (ci dev’essere una strana mania alfabetica tra le pop star), alla quale, durante un concerto, un fan ha tirato in faccia della birra: non per insurrezione di matrice futurista ma per uniformarsi alla moda del momento, che vede i fan lanciare sul palco i più disparati oggetti, anche un sex toy o le ceneri della mamma.

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È sbagliato dare a una nuova specie il nome di una persona?

(ilpost.it, 3 giugno 2023)

Nell’aprile del 2022 l’entomologo statunitense Derek Hennen descrisse in un articolo scientifico pubblicato insieme a due suoi colleghi diciassette nuove specie di millepiedi del genere Nannaria (detti anche “millepiedi dagli artigli ritorti”) scoperte nella catena montuosa degli Appalachi, nella parte orientale dell’America del Nord. Nel dare un nome a due nuove specie da lui scoperte Hennen s’ispirò al nome di sua moglie Marian per una delle due (Nannaria marianae) e a quello della cantautrice Taylor Swift, di cui è un grande fan, per l’altra specie (Nannaria swiftae).

Ph. Seth Wenig / Ap – Wikimedia

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Nella vita adulta è meglio ridurre le amicizie immaginarie

di Arthur C. Brooks (The Atlantic / internazionale.it, 15 aprile 2023)

Il poster più popolare della storia degli Stati Uniti è stato diffuso nel 1976 e ha causato un piccolo attacco di panico morale tra i genitori statunitensi. Raffigurava Farrah Fawcett, la star di Charlie’s Angels, in posa con un costume da bagno rosso intero, mentre sfoggiava il suo perfetto, enorme sorriso. Ne furono vendute dodici milioni di copie. Tra gli acquirenti c’eravamo io e la maggior parte dei miei amici di seconda media, ognuno dei quali l’attaccò alla parete della propria camera. Le nostre madri erano scandalizzate, il che suppongo fosse un po’ il punto di tutta la faccenda.

Yellow Dog Productions / Getty Images

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Un requiem per Andy Warhol

di Daniele Cassandro (internazionale.it, 31 gennaio 2023)

Il 1° aprile del 1987, a una commemorazione dell’artista Andy Warhol, che era morto il 22 febbraio, Lou Reed e John Cale tornarono a parlarsi dopo anni. Era dal 1968, anno di White light / White heat dei Velvet Underground, che i due non si vedevano. Erano successe molte cose nel frattempo: la controcultura era implosa così come l’arte di Andy Warhol si era ripiegata su sé stessa. La New York dei primi anni Sessanta, quella della Pop Art, degli happening, del cinema sperimentale e delle amfetamine spacciate per punture di vitamine non esisteva più.

Ph. Marilyn K. Yee / New York Times / Getty Images

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