Archivi tag: George Floyd

È sbagliato dare a una nuova specie il nome di una persona?

(ilpost.it, 3 giugno 2023)

Nell’aprile del 2022 l’entomologo statunitense Derek Hennen descrisse in un articolo scientifico pubblicato insieme a due suoi colleghi diciassette nuove specie di millepiedi del genere Nannaria (detti anche “millepiedi dagli artigli ritorti”) scoperte nella catena montuosa degli Appalachi, nella parte orientale dell’America del Nord. Nel dare un nome a due nuove specie da lui scoperte Hennen s’ispirò al nome di sua moglie Marian per una delle due (Nannaria marianae) e a quello della cantautrice Taylor Swift, di cui è un grande fan, per l’altra specie (Nannaria swiftae).

Ph. Seth Wenig / Ap – Wikimedia

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Sfidare Topolino è un affare pericoloso

(ilpost.it, 27 aprile 2023)

Disney, la più grande azienda dell’intrattenimento al mondo, ha fatto causa mercoledì al governatore della Florida Ron DeSantis, probabile candidato alle primarie Repubblicane per la presidenza degli Stati Uniti. La citazione in giudizio, che definisce alcune scelte dell’amministrazione di DeSantis una «ritorsione politica contro l’azienda», s’inserisce in uno scontro fra Disney e il governo della Florida che dura da oltre un anno e su cui DeSantis ha provato a costruirsi l’immagine di “uomo forte” della destra americana.

Ph. Sean Rayford / Getty Images

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La rinascita del mito dell’Uomo Alfa in un’ondata (social) di Musk-olinità tossica

di Eugenia Nicolosi (alfemminile.com, 8 dicembre 2022)

La ricerca I ragazzi e il cyber bullismo, fatta da Ipsos per Save the Children, fotografa i social network come “la modalità d’attacco preferita dai cyber bulli”. Sì, perché la possibilità di dire o scrivere apertamente ciò che si pensa al riparo di uno schermo solletica la natura violenta (e misogina e razzista) di persone codarde e che hanno la tendenza a comportarsi da bulle.

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La protesta arriva al Mondiale: gli iraniani non cantano l’inno, gli inglesi s’inginocchiano

(agi.it, 21 novembre 2022)

Primo gesto di protesta della nazionale iraniana ai mondiali in Qatar: nessuno degli 11 giocatori in campo ha cantato l’inno prima della partita di esordio contro l’Inghilterra. Si tratta di una chiara espressione di solidarietà della squadra con le proteste in corso nel Paese da oltre due mesi per chiedere maggiori libertà e la fine della Repubblica islamica.

Getty Images

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Nessuno vuole più Kanye West

(ilpost.it, 27 ottobre 2022)

Dopo varie settimane di commenti antisemiti, molte aziende hanno interrotto le fruttuose collaborazioni che avevano da anni con il rapper e imprenditore statunitense Kanye West (che da tempo ha cambiato legalmente nome in Ye), intaccando seriamente le sue fonti di reddito. A inizio ottobre si stimava che il patrimonio del rapper fosse pari a circa 2 miliardi di dollari, ma una parte molto rilevante della somma – 1,5 miliardi – proveniva da Yeezy, il marchio di streetwear prodotto in collaborazione con Adidas, che martedì ha mollato ufficialmente West.

Oren Segal via Twitter

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Il discorso di Steve Kerr sulla strage in Texas

a cura di Luca Mazzella (fanpage.it, 25 maggio 2022)

Ferito, sconfortato, deluso. Appare così in volto Steve Kerr, coach dei Golden State Warriors, nel pre-partita di gara 4 contro i Dallas Mavericks, a poche ore di distanza dalla notizia della sparatoria di Uvalde, in Texas, dove diciannove bambini e la loro insegnante hanno perso la vita in una sparatoria ad opera di un diciottenne poi ucciso negli scontri con le forze dell’ordine intervenute. In un discorso che sta facendo il giro del mondo, Kerr, pur a ridosso di una gara fondamentale che avrebbe qualificato i suoi ragazzi alle Finals, le seste in otto anni sotto la sua gestione, ha preferito evitare ogni tipo di riferimento al basket giocato per soffermarsi sui fatti di Uvalde ed esprimere, senza troppi giri di parole, una dura condanna con tanto di nomi e cognomi dei responsabili politici dell’escalation di violenza causata dall’accesso indiscriminato alle armi che ormai da decenni non trova argine negli Stati Uniti e continua anzi ad essere ostaggio delle lobby contro cui in tanti hanno puntato il dito (l’ultimo in queste ore è stato Biden) senza tuttavia giungere ad una soluzione.

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Gli “abiti parlanti” al Met Gala 2021

di Andrea Marinelli (corriere.it, 14 settembre 2021)

È stato un ritorno decisamente politico, quello del Met Gala, dopo un anno di stop dovuto alla pandemia: c’era tutto lo spettro delle battaglie progressiste al tradizionale evento di raccolta fondi del museo newyorkese, considerato l’equivalente degli Oscar per la costa Est, andato in scena lunedì con centinaia di celebrità che hanno interpretato il tema patriottico della serata In America: A Lexicon of Fashion. C’erano pop star e attori, atleti olimpici e politici, modelli, YouTuber e persino un “meme correspondent” di Instagram, sponsor ufficiale dell’evento: Saint Hoax, influencer da 2,9 milioni di follower, che ha fatto una diretta meme dal red carpet.

Ph. Salon/Getty Images/Angela Weiss/Gotham/Jamie McCarthy

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L’Europeo dell’Inghilterra è diventato molto di più che un torneo di Calcio

di Federico Corona (esquire.com, 9 giugno 2021)

Il processo di avvicinamento della Nazionale inglese a una manifestazione internazionale è sempre condito da un misto di timore e fiducia. Timore di perdere l’ennesima occasione e fiducia di interrompere una maledizione che dura dal 1966, anno in cui i Tre Leoni vinsero quel mondiale che resta l’unico trofeo della loro storia. Anche per l’Europeo alle porte le aspettative sono altissime. L’Inghilterra è una squadra che assembla perfettamente giocatori esperti e una generazione d’oro di giovani talenti tra i migliori al mondo. Ha qualità e intensità, gioca un Calcio di dominio e controllo. L’eccitazione dovrebbe essere alle stelle, tuttavia la squadra del ct Gareth Southgate si trova, a pochi giorni dall’esordio, a dover gestire una situazione difficile.

Ph. Lee Smith / Getty Images
Ph. Lee Smith / Getty Images

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La grande mobilitazione dei fan dei Bts contro il razzismo verso gli asiatici

(ilpost.it, 14 aprile 2021)

Nel fine settimana i tantissimi e organizzatissimi fan dei Bts, la band k-pop sudcoreana più famosa di sempre, hanno criticato duramente uno sketch televisivo cileno in cui la band veniva presa in giro con un atteggiamento giudicato razzista. Il tema del razzismo verso le persone asiatiche era diventato molto dibattuto dopo la strage ad Atlanta (in Georgia) compiuta lo scorso 16 marzo, quando erano state uccise otto persone di cui sei di origine asiatica. Non è scontato che i fan di una band riescano a mobilitarsi per sostenere i loro beniamini e al tempo stesso avere un impatto rilevante su campagne antirazziste o proteste più ampie; nel corso del tempo, i fan dei Bts sembrano però esserci riusciti.

Ph. Theo Wargo / Getty Images for The Recording Academy
Ph. Theo Wargo / Getty Images for The Recording Academy

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Minneapolis paga influencer per parlare dell’omicidio di George Floyd

(quotidiano.net, 1° marzo 2021)

Il consiglio comunale della città di Minneapolis ha deciso di pagare alcuni influencer per divulgare attraverso le loro piattaforme social “messaggi approvati” nel periodo in cui si svolgerà il processo per l’omicidio dell’afroamericano George Floyd. Una conferma della capacità di alcune personalità dei nuovi media di farsi ascoltare da determinate comunità, capacità maggiore rispetto a quella dei tradizionali mezzi di comunicazione. Ma anche un’iniziativa che sta creando un certo dibattito fra gli attivisti. La morte del 46enne Goerge Floyd, avvenuta il 25 maggio 2020, ha rinnovato l’indignazione che da anni attraversa gli Stati Uniti riguardo la brutalità della polizia, in particolare nei confronti dei cittadini afroamericani. Le foto e le immagini subito circolate sui social network mostravano un poliziotto bianco, Derek Chauvin, utilizzare il proprio ginocchio per immobilizzare a terra Floyd, facendogli pressione sul collo.Minneapolis_influencer_GeorgeFloyd Continua la lettura di Minneapolis paga influencer per parlare dell’omicidio di George Floyd