Archivi tag: Megan Rapinoe

Gli “abiti parlanti” al Met Gala 2021

di Andrea Marinelli (corriere.it, 14 settembre 2021)

È stato un ritorno decisamente politico, quello del Met Gala, dopo un anno di stop dovuto alla pandemia: c’era tutto lo spettro delle battaglie progressiste al tradizionale evento di raccolta fondi del museo newyorkese, considerato l’equivalente degli Oscar per la costa Est, andato in scena lunedì con centinaia di celebrità che hanno interpretato il tema patriottico della serata In America: A Lexicon of Fashion. C’erano pop star e attori, atleti olimpici e politici, modelli, YouTuber e persino un “meme correspondent” di Instagram, sponsor ufficiale dell’evento: Saint Hoax, influencer da 2,9 milioni di follower, che ha fatto una diretta meme dal red carpet.

Ph. Salon/Getty Images/Angela Weiss/Gotham/Jamie McCarthy

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Victoria’s Secret licenzia i suoi angeli: etica o marketing?

di Silvia Renda (huffingtonpost.it, 18 giugno 2021)

Ha impiegato un po’ di tempo, sotto la resistenza di una barriera più solida da abbattere, ma alla fine il vento del #MeToo ha soffiato anche sugli angeli di Victoria’s Secret e si è portato via le loro ali. Il brand di lingerie che dal 1977 porta in passerella la perfezione estetica – come tradizionalmente intesa – affretta il passo per mettersi in pari con quello dei tempi di oggi, dove la miccia accesa dal caso Weinstein ha aggiornato i canoni di bellezza, riposizionato la figura della donna, che rifiuta l’esistere e il piacere solo come oggetto del desiderio maschile.

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Le implacabili: le 10 donne più influenti dello sport americano

di Flavio Vanetti (corriere.it, 12 novembre 2020)

La definizione è chiara e diretta: «Le implacabili». Sono le donne che nello sport lasciano il segno, svoltano, fanno tendenza: Sports Illustrated, il famoso magazine sportivo americano, s’è preso la briga di metterle in fila. Sono 50, la posizione di qualcuna sembra o troppo penalizzata o troppo generosa. Ma tant’è, queste graduatorie sono fatte per discutere e per essere, in fondo, un gioco. Piuttosto, un limite di fondo a questa iniziativa c’è: sono considerate donne – dirigenti, atlete, allenatrici – dell’universo sportivo statunitense. Sarebbe interessante estenderla al mondo intero. Ecco, comunque, le prime 10.TheUnrelenting Continua la lettura di Le implacabili: le 10 donne più influenti dello sport americano

#EndChildFoodPoverty, la lezione politica di Marcus Rashford

di Alessandro Cappelli (linkiesta.it, 31 ottobre 2020)

Una fuga in campo aperto chiusa con un destro all’angolino, un tiro rasoterra secco e preciso a incrociare, un appoggio fin troppo comodo all’altezza del dischetto del rigore a tempo ormai scaduto. Mercoledì sera, nella sfida di Champions League tra Manchester United e Lipsia, Marcus Rashford è stato decisivo entrando dalla panchina: prima ha messo al sicuro il risultato con il gol del 2-0, poi ne ha fatti altri due per arrotondare il punteggio su 5-0 finale. Rashford è stato in campo 27 minuti, tra il primo e il terzo gol ne sono passati solamente 16.

Ph. Dave Thompson / Ap
Ph. Dave Thompson / Ap

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Los Angeles avrà di nuovo una squadra femminile di calcio

(ilpost.it, 22 luglio 2020)

Nelle ultime partite con il pubblico del Los Angeles FC, la seconda squadra maschile di calcio di Los Angeles, tra gli spettatori si era diffuso il sostegno a una causa inizialmente promossa da alcune tifose: riportare una squadra femminile professionistica a Los Angeles a dieci anni dalla dissoluzione del Los Angeles Sol, prima e unica organizzazione calcistica femminile nella storia della città; peraltro in un Paese in cui il calcio delle donne è storicamente molto più seguito, praticato e di successo di quello degli uomini.AngelCity Continua la lettura di Los Angeles avrà di nuovo una squadra femminile di calcio

I calciatori americani potranno inginocchiarsi in campo durante l’inno

di Rita Lofano (agi.it, 11 giugno 2020)

La Federazione del calcio statunitense ha deciso di abrogare il divieto di inginocchiarsi in campo durante l’inno nazionale, sull’onda delle proteste contro il razzismo scatenate dalla morte dell’afroamericano George Floyd, ucciso dalla polizia a Minneapolis. Su richiesta del presidente della Ussf (United States Soccer Federation) Cindy Parlow-Cone, il board si è riunito in videoconferenza votando la cancellazione del divieto deciso nel 2017 dopo che Megan Rapinoe si era inginocchiata per manifestare il suo sostegno alla protesta contro il razzismo di Colin Kaepernick.

Ph. Kevin C. Cox / Afp – Getty Images
Ph. Kevin C. Cox / Afp – Getty Images

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Colin Kaepernick è ancora senza squadra, ma potrebbe aver cambiato qualcosa

(ilpost.it, 15 settembre 2019)

La centesima stagione della National Football League è iniziata nel secondo fine settimana di settembre. Con quasi nove miliardi di profitti stimati nel 2019 e ventisei squadre fra le cinquanta più ricche al mondo – compresa la prima –, è il campionato più ricco e popolare degli Stati Uniti. Le enormi dimensioni della lega, la stessa che organizza annualmente il Super Bowl – l’evento sportivo più redditizio al mondo – non la tengono però al riparo da inconvenienti e vicende che spesso, proprio per la sua rilevanza nel Paese, creano dei casi nazionali.AP 49ERS REID PROTEST FOOTBALL S FBN FILE USA CA Continua la lettura di Colin Kaepernick è ancora senza squadra, ma potrebbe aver cambiato qualcosa

L’inchino anti-Trump del fiorettista Race Imboden e lo sport che protesta

di Gabriele Lippi (wired.it, 13 agosto 2019)

Sul gradino più alto del podio con un ginocchio piegato. La foto di Race Imboden, fiorettista americano oro nella prova a squadre ai Giochi Panamericani di Lima, ha fatto il giro del mondo. The star spangled banner risuona nella hall che ospita le gare di scherma mentre lui assume la posizione resa celebre da Colin Kaepernick, l’ex quarterback dei San Francisco 49ers che dal marzo 2017 non ha più un contratto professionistico con la Nfl.1_Berry_Iimboden Continua la lettura di L’inchino anti-Trump del fiorettista Race Imboden e lo sport che protesta

La capitana Usa boicotta l’inno, Trump furioso contro Megan Rapinoe

(huffingtonpost.it, 26 giugno 2019)

Lo aveva promesso e lo ha fatto, continuando così la sua battaglia contro la Casa Bianca di Donald Trump. Megan Rapinoe, la capitana degli Stati Uniti ai Mondiali di calcio femminili, boicotta l’inno nazionale attirandosi l’ira del Presidente americano, “sfidato” davanti agli occhi del mondo.

Ansa/Epa
Ansa/Epa

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