Continua la lettura di Nina Simone, “Mississippi Goddam” (live in Antibes, 1965)
di Fabiana Giacomotti (ilfoglio.it, 5 settembre 2019)
E poi dice che le donne sono delle spendaccione e pensano solo ai vestiti. Questa mattina, al giuramento del governo Conte bis (o “bisConte” che temiamo diventerà lessico comune fino al termine della legislatura), hanno presenziato almeno otto completi maschili di sartoria, costo minimo duemila euro, e circa cinque completini da donna di Zara o limitrofi, spesa massima cento euro.
di Fulvio Abbate (huffingtonpost.it, 3 settembre 2019)
Un rosario per Federica Pellegrini. Tatuato sulla schiena, anzi, più opportunamente, sul costato, un rosario appena accampato sul suo corpo, ultimo fra altri, lo stesso che adesso la campionessa nuotatrice ha scelto di mostrare mentre prende forma. Un rosario che, nell’ordine, si aggiunge a un’Araba Fenice, alla scritta “rock’n’roll”, al logo delle Olimpiadi, un drago, tre rose sempre lì sul costato, una dedica al fratello.
Continua la lettura di Il Capitano e la campionessa, Fede e rosario
di Marco Giusti (dagospia.com, 19 agosto 2019)
Apolitico? Apolitico un cazzo! Art Spiegelman, il geniale e celebrato autore di Maus, massima autorità internazionale di comic books, santone della cultura ebrea-newyorkese, è furibondo con la Marvel e con il suo CEO, il miliardario Isaac “Ike” Perlmutter, che gli hanno censurato la dotta introduzione per un librone de luxe dedicato alla Marvel e ai suoi supereroi. Devi tagliare la parte politica, gli ha detto un editor, “devi essere apolitico”.
Continua la lettura di Guerra politica in casa Marvel: censurato Art Spiegelman
di Paolo Ercolani (lurtodelpensiero.blogautore.espresso.repubblica.it, 22 agosto 2019)
A più persone dovrebbe sorgere il dubbio di essersi talmente concentrate sulle sciocchezze elargite da Salvini a piene mani, alcune delle quali sicuramente gravi, da averne ignorato il dato sostanziale di fondo: l’inconsistenza culturale e politica. Fra balli sfrenati in spiaggia, felpe sbarazzine, divise improbabili ed espliciti ammiccamenti all’armamentario della simbologia fascista (e mafiosa), infatti, è passato in secondo piano il fatto che ci troviamo di fronte a un furbissimo ragazzo di oltre quarant’anni che, piaccia o meno, è però del tutto inadeguato a recitare qualsiasi ruolo di primo piano nella guida di un Paese come l’Italia.
(giornalettismo.com, 31 agosto 2019)
«Guardi, è tutto controllato secondo per secondo. Ma io sono un tecnico. Certifico solo il voto. È un po’ come il televoto di Ballando con le stelle e X Factor». A parlare è Valerio Tacchini, 56 anni, notaio nonché certificatore dei voti su Rousseau (oltre ad essere anche consulente del ministro dei Beni Culturali, Bonisoli), ed ex notaio di programmi televisivi come L’isola dei famosi.
(tgcom24.mediaset.it, 29 luglio 2019)
Per la prima volta nella storia della rivista Vogue, una duchessa entra a far parte della redazione. «Siamo orgogliosi di annunciare che Sua Altezza Reale la Duchessa di Sussex è la Guest Editor per il numero di settembre di British Vogue» ha annunciato il profilo social di Meghan Markle e del principe Harry. Continua la lettura di Meghan Markle direttrice per un mese di “Vogue UK”