Archivio mensile:Luglio 2021

Politica vs influencer

di Selvaggia Lucarelli (tpi.it, 9 luglio 2021)

Confesso che avevo paura di guardare l’incontro Fedez/Civati/Zan/Cappato perché temevo la sensazione atroce che mi avrebbe permeata in seguito. E in effetti la sensazione che mi permea dopo essermi sorbita un’ora di Fedez è che siamo sempre troppo severi nei confronti di Matteo Renzi. Che è quello che è, senza sconti, ma sa quello che dice, sempre. Il problema insuperabile di Fedez è quello di non sapere mai nulla di quello che dice oltre le quattro cose che gli segnalano le Fiorellino98 sul web o che si appunta sulla mano come in terza elementare e di diffonderle, però, con il piglio del rivoluzionario cubano. Mi ricorda un po’ Flavia Vento quando parlava di animali, che a forza di sentirle dire scemenze pure quando nella sostanza aveva ragione, si finiva per comprare un fucile a canne mozze per impallinare cerbiatti.

Emanuele Fucecchi

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L’arte di combattere per le buone cause senza capirle

di Guia Soncini (linkiesta.it, 8 luglio 2021)

C’è un momento in cui il marito della Ferragni dice «come diceva Montanelli», e io penso ma tu guarda, che apertura mentale, non è più un vecchio porco, razzista e pure pedofilo, è un saggio il cui pensiero è citabile dal club dei giusti – e invece no. È solo che l’intersezionalismo non funziona, almeno non l’intersezionalismo delle sinapsi, quello che mentre la giusta causa del mese è la lotta alla transfobia pretenderebbe tu ti ricordassi di chi era il nemico la settimana in cui la giusta causa era la lotta al sessismo, o quella al razzismo. Ieri, dunque, è andata così.

Instagram

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Fuori dal declino inseguendo un gol

di Riccardo Brizzi (quotidiano.net, 11 luglio 2021)

Le grandi imprese della Nazionale italiana di Calcio e l’entusiasmo che le ha accompagnate hanno spesso rappresentato spartiacque importanti nel nostro immaginario collettivo. Indipendentemente dai regimi politici. Il fascismo strumentalizzò ampiamente i trionfi mondiali del 1934 e del 1938 (e quello nel torneo di Calcio delle Olimpiadi berlinesi del 1936), presentandoli come il simbolo del ritrovato prestigio internazionale dell’Italia. Mussolini d’altronde veniva raffigurato dalla propaganda come “il primo sportivo d’Italia”, e i successi della Nazionale dovevano simboleggiare la fine dell’apatia atletica dell’Italietta liberale e la conferma della superiorità dell’uomo nuovo fascista.

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Non sottovalutate i gesti simbolici

di Marco Gaucho Filippi (risoavaro.blogautore.espresso.repubblica.it, 26 giugno 2021)

Quando Daniel Passarella divenne ct della Nazionale argentina dichiarò, senza il minimo imbarazzo, che non avrebbe mai selezionato giocatori omosessuali, e vietò a tutti i convocati la possibilità di indossare orecchini e sfoggiare capelli lunghi. A Diego Armando Maradona tutto questo non andò giù. D10s non si limitò ad attaccare pubblicamente Passarella, definendolo un retrogrado, una persona con un cervello indietro di un secolo… ma fece di più.

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Le sorprendenti elezioni in Bulgaria

(ilpost.it, 11 luglio 2021)

Le elezioni di oggi in Bulgaria per rinnovare il Parlamento sono incentrate su due personaggi molto differenti tra loro: uno – Boyko Borisov, primo ministro del Paese per ben tre volte – molto controverso e noto alle cronache europee; l’altro – Slavi Trifonov, cantante, comico e presentatore tv – quasi sconosciuto fuori dai confini nazionali, e considerato come un politico schivo, difficile da decifrare e con un programma di governo quasi inesistente. Dopo le elezioni – le seconde in pochi mesi –, il Parlamento dovrà dare la fiducia a un nuovo governo. Le ultime si erano tenute ad aprile e si erano risolte con un nulla di fatto: nessun partito era riuscito a ottenere abbastanza voti parlamentari per assicurarsi la fiducia.

slavishow.com

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Vittorio Feltri con Fratelli d’Italia, capolista a Milano

(adnkronos.com, 5 luglio 2021)

«Sono estremamente fiera di annunciare che il direttore Vittorio Feltri ha deciso di iscriversi a Fratelli d’Italia e che lo abbiamo convinto a guidare la lista di Fdi alle prossime elezioni amministrative»: lo ha annunciato la leader di Fdi, Giorgia Meloni, nel corso della presentazione del suo libro a Milano. «Conosco Giorgia Meloni da molto tempo, vado d’accordo con lei, non sono appassionato particolarmente di politica, ma quando mi ha chiesto la disponibilità a candidarmi ho detto di sì. Se me lo avesse chiesto qualsiasi altro, non avrei accettato». Dopo l’annuncio di questo pomeriggio, Feltri commenta con l’Adnkronos com’è arrivato a prendere la decisione di iscriversi a Fratelli d’Italia e guidare la lista di Fdi alle prossime elezioni amministrative.

Giorgia Meloni via Twitter

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Censura e piattaforme: Trump dichiara guerra alle Big Tech

di Otto Lanzavecchia (formiche.net, 9 luglio 2021)

«Se lo possono fare a me, lo possono fare anche a voi – e credetemi, lo faranno». Dalle colonne del Wall Street Journal l’ex presidente americano Donald Trump si è lanciato in un durissimo j’accuse contro le Big Tech, le grandi corporazioni tecnologiche americane, e la loro decisione di sospenderlo dalle proprie piattaforme. L’editoriale è apparso giovedì, un giorno dopo la conferenza in cui ha annunciato di aver fatto partire tre class action distinte contro Facebook, Google e Twitter e i rispettivi ceo. Si sta prefigurando un caso di altissimo profilo.

Jialun Deng / The New York Times

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Per Trump, Hitler «ha fatto molte cose buone»

di Massimo Gaggi (corriere.it, 7 luglio 2021)

«Hitler? Ha fatto molte cose buone per la Germania, a cominciare dalla straordinaria ripresa economica degli anni Trenta». Che Donald Trump non si sia mai fatto problemi ad esprimere apprezzamento anche per movimenti di estrema destra apertamente antidemocratici, se non addirittura sovversivi, dai suprematisti bianchi alle marce dei neonazisti in Virginia, era cosa nota. Ma che, sia pure in privato, si sia impegnato in discussioni nelle quali ha difeso il ruolo storico di Hitler rifiutando condanne perentorie del nazismo è una novità che emerge da uno dei tanti libri in arrivo sui quattro anni alla Casa Bianca dell’ex presidente repubblicano: Frankly, we did win this election (La verità è che abbiamo vinto noi le elezioni) del giornalista del Wall Street Journal Michael Bender.

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Il nuovo social del team di Trump è stato facilmente hackerato

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 6 luglio 2021)

Gettr, il nuovo social di Donald Trump creato a immagine e somiglianza di Twitter, è stato hackerato il giorno stesso del suo lancio. Ed è stato fatto con estrema semplicità, come ha reso noto l’autore. Si tratta dell’utente Twitter @JubaBaghdad, il quale ha fatto un gesto tanto semplice quanto incisivo. I bersagli scelti per l’attacco – che ha avuto luogo domenica 4 luglio, giorno in cui il lancio dell’applicazione è stato formalizzato – sono stati i più importanti nomi tra i repubblicani. Steve Bannon, Mike Pompeo e lo stesso creatore Jason Miller – per citarne alcuni – si sono visti modificare il profilo con l’aggiunta di poche semplici parole: «@JubaBaghdad era qui 🙂 , ^^ Palestina libera ^^».

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La politica, i social e il ddl Zan: quanto pesa il post di un influencer?

di Ruggiero Montenegro (ilfoglio.it, 7 luglio 2021)

La polemica a colpi di hashtag scoppiata ieri sulla legge Zan tra Chiara Ferragni e Matteo Renzi è solo il più recente degli episodi. L’ulteriore certificazione del ruolo sempre più attivo e pervasivo che ricoprono alcuni influencer nella sfera pubblica e politica. Un fenomeno che non si scopre oggi, ma che negli ultimi mesi ha assunto proporzioni più grandi: tra gennaio e giugno sono 5 milioni le persone raggiunte sui social dai messaggi dei personaggi più famosi che hanno detto la loro sulla discussa legge contro l’omotransfobia. La stima arriva da una ricerca firmata Buzzoole. Continua la lettura di La politica, i social e il ddl Zan: quanto pesa il post di un influencer?