Archivio mensile:Gennaio 2023

Il libro del principe Harry ha venduto più di 400mila copie in un giorno

(ilpost.it, 10 gennaio 2023)

Martedì nel Regno Unito sono state vendute più di 400mila copie di Spare, l’autobiografia del principe Harry, uscita in giornata. Nessun libro che non fosse un romanzo aveva mai venduto così tanto in un solo giorno prima d’ora. Larry Finlay, direttore della casa editrice Transworld, che fa parte del gruppo Penguin Random House e ha pubblicato l’edizione britannica del libro, ha commentato così il gran numero di vendite.

Ph. Kirsty Wigglesworth / Ap – LaPresse

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Amnesty International: «Ronaldo in Arabia parli dei diritti umani violati»

(fantacalcio.it, 5 gennaio 2023)

Cristiano Ronaldo in Arabia Saudita: a far discutere non sono solo i suoi ricchissimi conti dopo la firma con l’Al-Nassr. Amnesty International entra in scivolata sulla scelta del portoghese e sulla strumentalizzazione del suo arrivo nel Paese protagonista di ripetute violazioni dei diritti umani. Amnesty, in particolare, in un tweet rilanciato dalla Bbc sottolinea come CR7 in Arabia possa trasformarsi in un’operazione di sportwashing delle violazioni dei diritti umani da parte delle autorità saudite e invita il portoghese a prendere posizione.

Imago

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Iran, le star di Hollywood si mobilitano

di Barbara Berti (luce.lanazione.it, 7 gennaio 2023)

Mentre le star di Hollywood continuano la mobilitazione per sostenere il popolo iraniano, nel Paese le violenze non accennano a diminuire. Tanto che, nelle ultime ore, sono stati impiccati altri due uomini. Cate Blanchett, Jason Momoa, Samuel L. Jackson, Jada Pinkett Smith e Bryan Cranston sono tra gli oltre 50 attori e rappresentanti dell’industria dell’intrattenimento mondiale scesi in campo per sostenere pubblicamente la campagna che chiede di porre fine alle esecuzioni capitali di manifestanti anti-regime in Iran.

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I rivoltosi brasiliani si sono organizzati sui social, senza nemmeno nascondersi troppo

(ilpost.it, 9 gennaio 2023)

I sostenitori dell’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro che domenica a Brasilia hanno assaltato il Parlamento e altri edifici governativi si erano organizzati per settimane sui social network, senza nemmeno preoccuparsi troppo di dissimulare le proprie intenzioni. Da quando Bolsonaro ha perso le elezioni contro Luiz Inácio Lula da Silva a ottobre, gli atti dimostrativi e i disturbi da parte dei sostenitori dell’ex presidente che ritengono senza prove che le elezioni siano state truccate sono stati numerosi, e sono stati sempre organizzati sui social network.

Ph. Eraldo Peres / Ap

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Assalto alla democrazia brasiliana

di Pierre Haski (France Inter / internazionale.it, 9 gennaio 2023)

La democrazia brasiliana è sopravvissuta. Tuttavia, come è accaduto negli Stati Uniti dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, in futuro il Paese dovrà superare una crisi politica che colpisce le basi del sistema democratico. La domenica nera della democrazia brasiliana è stata la cronaca di una catastrofe annunciata, perché in Brasile abbiamo ritrovato tutti gli elementi che avevano caratterizzato la crisi degli Stati Uniti.

Ph. Eraldo Peres / Ap – LaPresse

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Brasilia come Capitol Hill: l’assalto dei sostenitori di Bolsonaro al Parlamento e alla Corte Suprema

(linkiesta.it, 9 gennaio 2023)

Migliaia di sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro hanno assaltato le sedi istituzionali a Brasilia, in un attacco che ricorda quello del 6 gennaio 2021 al Congresso americano da parte dei fan di Donald Trump. Sfondando le barriere di sicurezza, sono entrati negli uffici presidenziali, nella Corte Suprema e nel Parlamento, vandalizzando gli edifici.

Ph. Eraldo Peres / Ap

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Twitter rimuoverà il divieto di pubblicare annunci politici a pagamento introdotto quattro anni fa

(ilpost.it, 5 gennaio 2023)

Twitter rimuoverà il divieto di pubblicare annunci politici a pagamento: lo ha detto un dirigente dell’azienda a Reuters, confermando quanto anticipato martedì scorso in un tweet molto più vago con cui l’azienda aveva annunciato il «rilassamento» delle regole sulle pubblicità di cause sociali. Il divieto era stato introdotto nel 2019, sulla base del principio che la politica dovesse “guadagnarsi” l’attenzione delle persone e non acquistarla.

Ph. Jim Wilson / The New York Times

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Ratzinger e Pelé, due spettacoli sacri a confronto

di Marco Belpoliti (repubblica.it, 3 gennaio 2023)

Il parallelo è quasi invitabile: due corpi esposti nello stesso giorno dentro due diversi luoghi sacri. Quello di Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius Ratzinger, in San Pietro, la basilica della cattolicità mondiale, e quello di Pelé, al secolo Edson Arantes do Nascimento, nello stadio del Santos, tempio calcistico del Brasile e della comunità di tifosi di tutto il mondo. Un destino che li accumuna anche per la tecnica adottata nel conservare i loro corpi durante l’esposizione delle salme.

Kier / Unsplash

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In Sudan i rasta lottano contro pregiudizi e repressione

(Afp / internazionale.it, 13 dicembre 2022)

Con i suoi lunghi dreadlock, il suo cappello penzolante e la sua passione per il reggae, Abdallah Ahmed, 31 anni, sa da tempo che il suo stile rasta può costare caro nel suo Paese, il Sudan. Se in Giamaica l’imperatore etiope Hailé Selassié è considerato un messia dai suoi fedeli rasta, in Sudan, Paese con una netta maggioranza musulmana, il rastafarianesimo è un movimento più culturale che spirituale.

Ph. Ashraf Shazly / Afp

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