Archivio mensile:Novembre 2020

La tinta per capelli di Rudy Giuliani

(ansa.it, 19 novembre 2020)

Momenti di imbarazzo per Rudolph Giuliani durante una conferenza stampa sulle presunte frodi elettorali alle presidenziali degli Stati Uniti. L’avvocato personale di Donald Trump, complice il caldo nella sala, comincia a sudare copiosamente. Purtroppo per lui, lungo le tempie gli calano due rivoli di tinta dei capelli.Giuliani holds press conference about Trump’s legal challenges to 2020 election Continua la lettura di La tinta per capelli di Rudy Giuliani

La hair evolution di Diana Spencer

di Ilaria Perrotta (vanityfair.it, 15 novembre 2020)

Al di là dei fantastici outfit che l’hanno eletta icona-à-porter nei secoli dei secoli, Lady Diana Spencer è soprattutto identificabile per il taglio di capelli, un pixie cut di volta in volta voluminoso o minimale, secondo l’epoca. I suoi hair look hanno influenzato le richieste dai parrucchieri di generazioni su generazioni e sono ancora oggi copiatissimi. Perché ben prima di Kate Middleton, nei radar di ogni beautyhaolic ci sono state le sue acconciature, le sue sfumature di biondo, i suoi colpi di sole, la frangia piena, le onde phonate.0-february-24-1981-diana-charles Continua la lettura di La hair evolution di Diana Spencer

Le bufale su Mussolini di Bruno Vespa ad “Agorà”

di Gianmichele Laino (giornalettismo.com, 17 novembre 2020)

Pensavamo che il debunking su Benito Mussolini fosse ormai un vecchio esercizio di stile, dal momento che l’ormai tradizionale e nostalgico motto del “quando c’era lui” è stato smentito in tutto o in parte dalle narrazioni successive di storici ed esperti. Invece, ci sembra di capire che per i boomer questa cosa funzioni ancora e che possa fare ancora tendenza raccontare che il capo del fascismo fondò l’Inps e stabilì la settimana di quaranta ore. Lo ha detto Bruno Vespa, la mattina del 17 novembre, ad Agorà [su Rai 3 – N.d.C.], presentando il suo libro sul fascismo Perché l’Italia amò Mussolini.Vespa_Mussolini_Agora Continua la lettura di Le bufale su Mussolini di Bruno Vespa ad “Agorà”

Casalino che usa la D’Urso come prova dell’esistenza di Tommaso Z.

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 16 novembre 2020)

Dove eravamo rimasti e a che punto siamo arrivati? Da sempre la televisione rappresenta il miglior (o il peggior) specchio della realtà che stiamo vivendo. Programmi, approfondimenti, trasmissioni varie che tentano di offrire uno spaccato della quotidianità e che, a volte, diventano anche un megafono. È il caso del piccolo Tommaso Z., bambino che fino a giovedì sera era solamente un nome (parzialmente oscurato), senza un volto. Poi, dal giorno dopo, “grazie” a Barbara D’Urso, è stata svelata anche la sua fisiognomica. Facciamo un piccolo riassunto.Tommaso_Z_5 Continua la lettura di Casalino che usa la D’Urso come prova dell’esistenza di Tommaso Z.

La prima apparizione pubblica di Harry nel Regno Unito dopo Megxit è a “Ballando con le stelle”

di Mario Manca (vanityfair.it, 15 novembre 2020)

Dal Principe Harry ormai possiamo aspettarci di tutto, persino che faccia un’apparizione a sorpresa a Strictly Come Dancing, la versione inglese di Ballando con le stelle, trasmessa dalla Bbc. È successo nel corso della puntata andata in onda sabato 14 novembre, quando il Duca di Sussex ha scelto d’intervenire in collegamento per esprimere il suo supporto all’amico JJ Chalmers, in gara insieme alla ballerina Amy Dowden. Per Harry si tratta della prima apparizione pubblica nel Regno Unito da quando lui e la moglie Meghan Markle si sono “dimessi” dalla famiglia reale, all’inizio di quest’anno.

Bbc
Bbc

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La signora del Coviddi e la signora della tv

di Selvaggia Lucarelli (tpi.it, 9 novembre 2020)

Non ce n’è pudore. Un giorno bisognerà scrivere un libro sui danni che una certa televisione ha fatto negli anni e che erediteranno le generazioni successive, danni i cui residui di ignoranza elevata a mito sopravviveranno in un osceno substrato culturale e sociale per lungo tempo. Angela Chianello, la signora del «Non ce n’è Coviddi», è un brillante esempio di come ciò che andrebbe guardato al massimo come un monito viene trasformato in fenomeno di colore dalla lavatrice al contrario della televisione dursiana (quella che centrifuga tutto nell’acqua grigia delle cose sbagliate).AngelaChianello Continua la lettura di La signora del Coviddi e la signora della tv

Donald Trump ha dichiarato guerra a Fox News

(agi.it, 13 novembre 2020)

Oramai è guerra aperta tra Donald Trump e Fox News. Il presidente in carica degli Stati Uniti ha inviato una raffica di tweet contro l’emittente televisiva, colpevole, a suo avviso, di aver dimenticato “quello che l’ha resa di successo”. “Hanno dimenticato la gallina dalle uova d’oro”, ha tuonato Trump dopo aver ritwittato i post di diversi suoi sostenitori che dicevano di fidarsi ormai di più dell’emittente di Destra NewsMax. Fox News è stato a lungo il network preferito da Trump e quello che gli ha dato supporto fin dalla prima campagna elettorale.

Ph. Brendan Smialowski / Afp – Getty Images
Ph. Brendan Smialowski / Afp – Getty Images

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Perché sono i media americani ad annunciare chi ha vinto le elezioni

(ilpost.it, 12 novembre 2020)

Il lento scrutinio delle elezioni presidenziali statunitensi e il ritardo nella proclamazione di Joe Biden come vincitore hanno creato un po’ di confusione – in Italia, ma anche negli stessi Stati Uniti – circa il ruolo che hanno i media del Paese nell’assegnare gli Stati e le elezioni al candidato che secondo le loro previsioni ha vinto, e circa il grado di ufficialità che ha questo tipo di proclamazione. Di per sé queste assegnazioni non hanno alcun valore formale e vincolante: e Rudy Giuliani, avvocato personale di Donald Trump, ha provato ad attaccarsi a questo aspetto mettendo in discussione la sconfitta.

Ph. Byron Rollins / Ap
Ph. Byron Rollins / Ap

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Lewis Hamilton è pronto per diventare un leader politico

di Fabio Tavelli (ilfoglio.it, 15 novembre 2020)

Adesso che sono sette come Michael Schumacher forse Lewis Hamilton ci dirà cosa vuol fare nei prossimi anni. La chance di prendersi l’ottavo tra dodici mesi dovrebbe convincerlo a regalarsi almeno un altro giro di giostra con la Mercedes. Ma chissà cosa sta davvero pensando sotto quelle treccine il Re Nero. Potrebbe fare qualsiasi cosa, anche il leader di un movimento politico o di opinione. Hamilton a Istanbul ha parlato da statista, ha citato la sostenibilità, i diritti umani nei Paesi nei quali i piloti vanno a correre e in generale si è caricato sulle spalle l’intero circus della Formula 1 di domani.

Lewis Hamilton via Instagram
Lewis Hamilton via Instagram

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#EndChildFoodPoverty, la lezione politica di Marcus Rashford

di Alessandro Cappelli (linkiesta.it, 31 ottobre 2020)

Una fuga in campo aperto chiusa con un destro all’angolino, un tiro rasoterra secco e preciso a incrociare, un appoggio fin troppo comodo all’altezza del dischetto del rigore a tempo ormai scaduto. Mercoledì sera, nella sfida di Champions League tra Manchester United e Lipsia, Marcus Rashford è stato decisivo entrando dalla panchina: prima ha messo al sicuro il risultato con il gol del 2-0, poi ne ha fatti altri due per arrotondare il punteggio su 5-0 finale. Rashford è stato in campo 27 minuti, tra il primo e il terzo gol ne sono passati solamente 16.

Ph. Dave Thompson / Ap
Ph. Dave Thompson / Ap

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