Archivi tag: Beppe Grillo

L’intreccio tra complotti e populismo in Italia

di Alessandro Calvi (Voxeurop / internazionale.it, 8 luglio 2021)

Il 23 maggio in Piemonte è precipitata una funivia: l’incidente ha causato quattordici morti. Il mattino dopo, l’ex direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, parlando alla radio, ha avanzato l’ipotesi di un attentato, poiché alcune delle vittime erano di origine israeliana. Il sospetto, come ammetterà lo stesso Mieli, poggiava però sul nulla. Questo episodio dimostra quanto sia facile, anche per i più “insospettabili”, scivolare dall’analisi della realtà verso teorie di natura complottistica, le quali, in genere, semplificano la complessità del reale, rassicurando chi le ascolta o costruendone l’identità.

Ph. Filippo Monteforte / Afp

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Conte e la maledizione di Cazzareggio

di Pietro Salvatori (huffingtonpost.it, 18 luglio 2021)

La fortuna è cieca, e anche con un po’ di fortuna, considerate le recenti vicissitudini, Giuseppe Conte è riuscito infine a issarsi alla guida del MoVimento 5 Stelle. La sfiga, invece, ci vede benissimo. Così quando l’ex premier ha caricato su YouTube il video con il quale ha presentato il nuovo Statuto, a molti in Parlamento non è sfuggito un dettaglio nei sottotitoli automatici che il portale di streaming offre come tool ai suoi utenti. Quando Conte ha citato le origini del MoVimento, nato dalla “passione di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio”, ecco che il nome del guru pentastellato è stato improvvidamente trasformato in “Cazzareggio”.

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Nel MoVimento 5 Stelle sarà vietato dire parolacce

(ilpost.it, 18 luglio 2021)

Sabato pomeriggio l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato il nuovo Statuto del MoVimento 5 Stelle, che verrà confermato dagli iscritti con una votazione on line fra qualche settimana. Il nuovo Statuto prevede soprattutto l’elezione di un presidente – il fondatore Beppe Grillo ha già detto che proporrà Conte, dopo averci litigato pubblicamente appena una settimana fa –, qualche modifica al logo e agli organi interni del MoVimento, ma anche una nuova “carta dei valori” che tutti i rappresentanti del partito sono tenuti a rispettare.

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Anche la Bulgaria ha il suo Beppe Grillo

di Monica Perosino (lastampa.it, 12 luglio 2021)

Non sono bastati cento giorni per strappare la Bulgaria dall’incertezza, sospesa tra la voglia di lasciarsi alle spalle dieci anni di impero Borissov e i timori di affidarsi alle vaghe promesse del cantante anti-sistema Trifonov. Nemmeno le elezioni anticipate di ieri, necessarie dopo un nulla di fatto lo scorso 4 aprile, dicono in modo chiaro chi dovrà guidare la Bulgaria, con un testa a testa tra il partito Gerb di centrodestra guidato dall’ ex primo ministro Boyko Borissov e il rivale populista C’ è un popolo come questo (Itn) del popolare intrattenitore televisivo e cantante Slavi Trifonov.

Reuters

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“Il portavoce” diventa un film

di Andrea Minuz (ilfoglio.it, 9 luglio 2021)

C’è solo un modo, in Italia, per togliersi il peso di aver partecipato a un reality: darsi al cinema. Il povero Pietro Taricone e Luca Argentero diventarono attori grazie al Grande Fratello, Rocco Casalino diventerà un film. Nel grand tour delle interviste organizzate per l’uscita del suo libro autobiografico, Il portavoce, tornava sempre l’odioso riferimento a quella prima edizione del GF e lui andava su tutte le furie. Evidentemente l’ascesa politica non era bastata. Ci vuole il cinema, avrà pensato Rocco. Eccolo dunque pronto a riannodarsi a tutta la gloriosa tradizione del nostro film civile, Rosi, Petri, Damiani, Casalino.

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Questo Grillo ricorda Berlusconi

di Ugo Magri (huffingtonpost.it, 28 giugno 2021)

Per quanto possa suonare provocatorio, sacrilego, addirittura osceno, c’è tanto in comune tra Berlusconi e Grillo. Il quale rispetto a Conte si sta comportando proprio come l’altro, otto anni fa, aveva trattato il povero Alfano: presi a pedate entrambi per lesa maestà. Variano i personaggi, cambiano le etichette, ma la storia inesorabile si ripete a conferma che la politica ha “corsi e ricorsi”, come direbbe Vico, ovvero il teatrino è sempre lo stesso. C’è un leader carismatico un po’ vecchio e spompato che finge di volersi ritirare, individua il presunto successore, lo incoraggia a farsi avanti, addirittura si incontrano per concordare il passaggio delle consegne e poi sul più bello, quando l’altro ormai si sente in tasca le chiavi di casa, bruscamente lo accompagna alla porta. Addio.

Ph. Simona Granati / Corbis via Getty Images

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Rocco Casalino, autobiografia di una nazione

di Paolo Mossetti (esquire.com, 11 marzo 2021)

Inizia con una maledizione sussurrata al padre morente l’autobiografia dell’ultimo Machiavelli italiano. Parole d’odio per sopprimere la rabbia e seppellirla col nemico di sempre. Rocco Casalino non perdona e non dimentica: in quel letto d’ospedale vede una giustizia che è arrivata, il conto di una violenza che il genitore aveva inflitto, per anni, ai figli e alla moglie. È a quest’ultima che l’ex responsabile della comunicazione di Giuseppe Conte dedica la citazione in apertura, tratta dalla poesia Supplica alla madre di Pier Paolo Pasolini. Ma quella rabbia non andrà mai via, e farà da propulsore a una delle carriere più fulminanti e originali nel nostro panorama politico.

Ph. Simona Granati / Corbis – Getty Images
Ph. Simona Granati / Corbis – Getty Images

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Il silenzio degli urlatori

di Francesco Cundari (ilfoglio.it, 1° maggio 2021)

Si sa che quel che conta più di tutto, nel teatro come nella vita, in politica come in letteratura (e secondo alcuni persino negli articoli di giornale), è il finale. Proprio per questo lascia stupefatti la conclusione cui sembra essere arrivato il MoVimento 5 Stelle, singolarissima creatura partitico-teatrale del comico Beppe Grillo, opera somma della politica spettacolo in Italia: un improvviso, interminabile, imbarazzato silenzio. La negazione di tutte le leggi dello spettacolo. La negazione di tutte le leggi della politica. Ma una conclusione che era fors’anche inevitabile per un movimento composto da persone, Grillo a parte, fondamentalmente negate per entrambe le cose.

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Casaleggio e dissociati

di Mario Lavia (linkiesta.it, 24 aprile 2021)

Il diluvio affoga i Cinquestelle sotto la congiunzione astrale della caduta di Beppe Grillo e dell’addio di Rousseau, cioè gli dei di un Movimento nato in sordina e in sordina entrato in crisi. Forse esiste un nesso fra i due accadimenti, forse no. Non è da escludere che Grillo sia andato fuori di testa certo per la vicenda giudiziaria del figlio ma chissà se anche perché da vecchio istrione ha sentito il fruscìo dell’ombra di Banquo recante il fallimento del più grande spettacolo della Seconda repubblica, a parte quello di Silvio Berlusconi; forse aveva previsto la fuga dell’impresario inopinatamente intitolato a Rousseau che sin qui garantiva la più colossale parodia della democrazia; e poi attori e comparse disertare le prove, e il pubblico rivolere indietro i soldi del biglietto.

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Una politica appesa a Fedez

di Mauro Suttora (huffingtonpost.it, 2 maggio 2021)

Ricordavo la deliziosa Ilaria Capitani portavoce di Walter Veltroni nel 2007, quando intervistai l’allora sindaco di Roma. Mai avrei immaginato si trasformasse in feroce belva della censura contro tal Federico Lucia da Buccinasco, tatuatissimo cantante con faccia e voce attraenti quanto quelle di Morgan. C’eravamo liberati da appena una settimana di Grillo, suicidatosi col video sugli stupri, mo’ ecco Fedez. L’ennesimo famoso solo per essere famoso (trovate qualcuno che sappia canticchiare qualche sua canzone) che pretende di comiziare di politica coi miei soldi (via Rai). Anche Celentano sproloquiava, ma almeno lui aveva all’attivo decenni di inni ecologisti.

Agf – Ansa
Agf – Ansa

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