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La Bielorussia non parteciperà all’Eurovision

(ilpost.it, 29 marzo 2021)

Dopo settimane di negoziati il comitato organizzatore dell’Eurovision, il noto festival musicale europeo, ha squalificato la Bielorussia dall’edizione 2021. Il comitato organizzatore, cioè l’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu), lo ha annunciato con un comunicato pubblicato venerdì sul sito dell’Eurovision. Nel comunicato si legge che la canzone bielorussa sottoposta per partecipare al festival – la seconda, dopo che la prima era stata respinta per lo stesso motivo – «viola le regole che assicurano che il festival non sia strumentalizzato» dal punto di vista politico. La Bielorussia non sarà sostituita da alcun Paese. Dall’estate del 2020 sono in corso in Bielorussia estese proteste contro il regime del presidente Aljaksandr Lukašėnka, che governa in maniera autoritaria dal 1994. Le proteste erano iniziate subito dopo le elezioni del 9 agosto, quando Lukašėnka aveva sostenuto di aver ottenuto un improbabile 80 per cento dei voti.belarus-2021-galasy-zmesta Continua la lettura di La Bielorussia non parteciperà all’Eurovision

Rihanna ha fatto arrabbiare l’India

(ilpost.it, 4 febbraio 2021)

Mercoledì la cantante Rihanna ha pubblicato su Twitter un articolo della Cnn invitando le persone a prestare maggiore attenzione alle proteste dei contadini in India. L’articolo spiegava come il governo indiano avesse bloccato l’accesso a Internet per alcuni giorni in diverse zone intorno alla capitale Nuova Delhi, dove ormai da più di due mesi centinaia di migliaia di contadini sono accampati per protestare contro l’introduzione di tre leggi sulla liberalizzazione del commercio agricolo. Il commento di Rihanna all’articolo era «perché non ne stiamo parlando?!». Il tweet, molto semplice, ha provocato la reazione quasi immediata del governo indiano, guidato dal nazionalista Narendra Modi, e dei suoi sostenitori, in un modo che è sembrato abbastanza coordinato e con una forza inusuale.

cnn.com / @rihanna via Twitter
cnn.com / @rihanna via Twitter

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Nel nome del figlio e non solo: tutte le provocazioni di Emily Ratajkowski

di Eva Elisabetta Zuccari (today.it, 27 ottobre 2020)

E pensare che tutto era cominciato come nella migliore tradizione da femme fatale: un video in cui ammiccava birichina alla telecamera (l’ormai mitologico videoclip musicale di Blurred Lines, in cui canticchiava in déshabillé “I know you want it”), la promozione a nuovo sex symbol d’America, l’implosione del profilo Instagram con gli scatti bollenti di rito. Ma Emily Ratajkowski, nell’era del MeToo e della solenne eclissi della donna oggetto, ad un certo punto ha avuto l’ardire di spostare la provocazione sul piano intellettuale e – persino – sociologico.

Emily Ratajkowski via Instagram
Emily Ratajkowski via Instagram

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Salviamo il nostro futuro: intervista a Jane Fonda

di Laura Pezzino (vanityfair.it, 21 ottobre 2020)

«La rivoluzione inizia dai muscoli» è una frase che viene attribuita a Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America. Che l’abbia detta oppure no, Jane Fonda ne ha fatto il proprio motto, stipandovi dentro tutto un arcobaleno di significati riassumibili così: il vero cambiamento incomincia con un’azione che coinvolge il proprio corpo. Poco prima del lockdown, Jane Fonda si era lasciata crescere i capelli bianchi e, col senno di poi, non avrebbe potuto scegliere momento migliore. Per lei, cambiare taglio o pettinatura non era mai stato un atto neutrale, anzi.

Ph. Rachel Luna / Getty Images
Ph. Rachel Luna / Getty Images

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Boldi lo scettico scelto come testimonial dalla Lombardia

di Francesco Loiacono (fanpage.it, 20 novembre 2020)

Scivolone comunicativo per la Regione Lombardia. Dopo il calciatore Zlatan Ibrahimović, chiamato in campo come testimonial per la lotta al nuovo Coronavirus, la giunta guidata da Attilio Fontana si è affidata a un altro volto noto per pubblicizzare con uno spot il recente stanziamento di 167 milioni di euro destinati a tutte le categorie escluse dal recente “Decreto ristori” del governo. La scelta è caduta su Massimo Boldi, noto attore comico originario di Luino, nel Varesotto. Nel nuovo video, da poco diffuso su tutti i canali della Regione, l’attore reinterpreta una scena del film Eccezzziunale… veramente del 1982, nel cui cast figurava anche Diego Abatantuono.Boldi_spot_Lombardia Continua la lettura di Boldi lo scettico scelto come testimonial dalla Lombardia

Una vecchia hit di Miley Cyrus torna in classifica per l’elezione di Biden

(quotidiano.net, 9 novembre 2020)

Il 7 novembre Joe Biden viene riconosciuto presidente eletto degli Stati Uniti. Nello stesso giorno una vecchia hit di Miley Cyrus ricompare improvvisamente in classifica, e ovviamente non è una coincidenza. Tolta dalla naftalina in cui giaceva dal 2009, Party in the U.S.A. è stata scelta dalla gente scesa in strada come inno per celebrare la vittoria del candidato democratico su Donald Trump. Come rilevato dal servizio di monitoraggio Chart Data, nel giro di qualche ora la canzone è tornata nella Top 200 e poi è volata addirittura su nella Top 40 dell’iTunes americano.MileyCyrus_Party_Biden Continua la lettura di Una vecchia hit di Miley Cyrus torna in classifica per l’elezione di Biden

Che succederà a Hollywood dopo le elezioni?

di Giovanni Pedde (huffingtonpost.it, 21 ottobre 2020)

A pochi giorni dalle elezioni americane, vari analisti politici, ma soprattutto finanziari, s’interrogano su cosa potrebbe accadere a Hollywood all’indomani del voto. Quella dell’entertainment e dei media è un’industria di enorme rilevanza per l’economia degli Stati Uniti e che non si ferma certo al ristretto circuito degli Studios – Disney, Warner, Universal, Mgm e Paramount – e dei network televisivi. Si tratta di un ambito economico che abbraccia anche e soprattutto quelli che, in quanto destinatari preferenziali del loro gettito di contenuti, sono ormai di Hollywood i più importanti clienti, nonché, in prospettiva, potenziali proprietari: da una parte le grandi piattaforme di streaming, come Netflix; dall’altra, le cosiddette società “tecnologiche”, tra cui Apple e Amazon, a loro volta proprietarie dei servizi di streaming Apple Tv+ e Amazon Prime Video.HollywoodStudios-America2020 Continua la lettura di Che succederà a Hollywood dopo le elezioni?

Harry, Meghan e la (complessa) questione della neutralità politica della royal family

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 18 ottobre 2020)

Lo scorso 22 settembre il principe Harry e Meghan Markle hanno pronunciato in tv il loro primo discorso politico, invitando gli americani ad andare a votare il prossimo novembre e per di più schierandosi, seppur in modo non esplicito (contro Trump e pro Biden). La regina Elisabetta e il resto della famiglia reale, però, non votano, né parlano (apertamente) di politica. Sono neutrali da generazioni e va bene così. Harry e Meghan, col loro discorso, hanno violato l’ultima regola dei reali. Scatenando non solo l’ira della sovrana e dei sudditi britannici. Una buona parte degli americani non ha gradito l’invito a votare espresso da un principe britannico, che non è nemmeno cittadino americano.Biden-Megxit Continua la lettura di Harry, Meghan e la (complessa) questione della neutralità politica della royal family

Morgan conferma: «Mi candido a sindaco di Milano»

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 15 ottobre 2020)

Non era una provocazione e la conferma arriva dalla voce del diretto interessato. Morgan candidato sindaco di Milano è una notizia reale e non una boutade lanciata da Vittorio Sgarbi. Lo ha detto lo stesso cantante (al secolo Marco Castoldi), intervenendo alla trasmissione Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio 1. «È stata una proposta arrivata da Vittorio Sgarbi in tarda notte. I milanesi potrebbero amare e apprezzare questa cosa nel momento in cui mi candiderò veramente, se la cosa si concretizzerà. E lì esporrò la mia visione della rinascita della città. Sì, ho accettato la proposta perché mi piacciono le sfide, perché mi piace l’idea di poter intervenire sulla città che amo profondamente e che è la mia città».

Ph. Gabriele Micalizzi
Ph. Gabriele Micalizzi

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2024: Meghan contro Ivanka per la Casa Bianca? Lo scenario da fantapolitica (di cui si discute veramente)

di Luigi Ippolito e Viviana Mazza (corriere.it, 23 settembre 2020)

Casa Bianca 2024: Meghan Markle contro Ivanka Trump? Uno scenario che suona da fantapolitica, ma che potrebbe essere più vicino alla realtà di quanto non sembri. Perché sia la duchessa di Sussex sia la figlia di The Donald non fanno mistero delle loro ambizioni. Innanzitutto, la moglie del principe Harry, ormai stabilmente insediata a Santa Barbara, in California: il suo ingresso in politica viene considerato sempre più probabile, perché tutte le sue mosse puntano in quella direzione.

Getty Images
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